Ossigeno

153 Il significato di economia nasce nell’Antica Grecia, dall’unione dei termini òikos (casa) e nómos (norma/ legge). Economico è il titolo dell’opera con cui, nel IV secolo a.C., Senofonte parla dell’amministrazione dei beni di famiglia . Sempre nell’Antica Grecia, il termine amplia i suoi orizzonti e l’estensione del suo significato va ad abbracciare la gestione delle città-stato . Scorrono i secoli, e con essi le dinamiche e prospettive umane. Nella seconda metà del ‘700, in Scozia, Adam Smith parla della ricchezza delle nazioni . Famiglia, città, nazioni. Vediamo chi arriva prima a quale sarà il prossimo step del significato di economia. (Spoiler: il pianeta ). Il bello è soggettivo, ma esistono percorsi ben definiti su cui è possibile, quasi certo, percorrerlo. Armonia, proporzione, chiarezza nella complessità. La voce di Kate Raworth è bellissima. Atene, Vancouver, Brighton o accompagnata dalle animazioni di Jonny Lawrence. Tono tranquillo, deciso e leggero. Assoluta comprensibilità delle parole e quel dono del saper scegliere gli esempi nel voler condividere al meglio le idee rivoluzionarie, ma soprattutto non rimandabili. Kate Raworth è un’economista inglese con un modello che insegna e condivide dal 2012, e che a differenza del neoliberismo è sostenibile e non iniquo. Nell’aprile 2020 Amsterdam ha adottato questo modello per uscire dall’emergenza Covid-19 e programmare la sua attività amministrativa per i successivi 5 anni. È già successo col calcio che gli inglesi inventassero, e gli olandesi applicassero nel migliore dei modi. Si può replicare. Kate Raworth, classe 1970, insegna alle università di Oxford e Cambridge, ha prestato 20 anni di servizio tra Nazioni Unite e Oxfam, e il suo messaggio parte dal design: dobbiamo cambiare il design dell’economia, togliere il modello matematico, che non contempla conseguenze ed eventi diversi dal soldo, e sostituirlo con uno “botanico”. Raworth parla proprio di economista giardiniere , che nutre e guida la sua pianta, modificandone il percorso ove necessario. Nuovo design . Non più una linea da piano cartesiano, votata a una teorica ma impossibile crescita ininterrotta, ma una ciambella : un modello di economia basato su due cerchi concentrici, dove nell’area interna si vive bene, tutti. Kate Raworth si scusa per la derivazione dal c.d. cibo spazzatura , ma il suo disegno economico ritrae una ciambella e ne porta il nome. La Doughnut Economy . La circonferenza più piccola rappresenta il confine sotto cui non deve scendere, per gli esseri umani, l’accesso a beni quali cibo, acqua ed energia, ai servizi essenziali e ai diritti di voto e di libertà personali. La circonferenza più grande è il limite oltre cui non bisogna spingersi, per non consumare o inquinare irrimediabilmente il pianeta. Nella pasta della ciambella c’è il bene, per tutti noi e per il pianeta che ci ospita. Ci sono i beni e c’è il benessere, c’è la salute. Nel buco l’assenza di diritti della persona, all’esterno il consumo del pianeta. In questo modello economico c’è equilibrio. La Doughnut Economy è uno schema entro il quale prendere decisioni. Amsterdam ha scelto di mettere sul piatto della bilancia del suo sviluppo anche l’immagine che deriva dall’essere un porto con un alto flusso di fave di cacao sporche di lavoro minorile. Ha deciso di escludere il consumo di suolo per le sue politiche abitative. Ha trovato i ritorni monetari e sociali per rispondere alla domanda di prosperità, invece che di crescita. Ecco il paradigma che sta dietro il cambio di design: sostituire crescita con prosperità . «L’iniziativa amministrativa è partita dal desiderio di accantonare il concetto di crescita in favore di una città migliore, che ritorni sana e resiliente», spiega il vicesindaco Marieke van Doornick. �uindi da uno dei sentimenti riscaldati dal Covid-19, con la salute realmente prioritaria per tutti e intesa anche nel rispetto dell’ambiente. Infine, dal manifesto con cui 170 accademici hanno chiesto al governo della città una ripartenza su un modello economico diverso.

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